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NORVEGIA E SVEZIA
da Oslo alle Lofoten tornando per la Svezia
 
AGOSTO 2018

Avevamo nostalgia della Norvegia, tutte le estati pensavamo di tornare, ma rimandavamo sempre all'anno prossimo. Finalmente è arrivato l'anno giusto. Sappiamo che molti di noi hanno fatto un viaggio nel Grande Nord, anzi, per tanti si tratta di più viaggi, ed è probabile che questo diario sia inutile, perdipiù non siamo arrivati a Capo Nord, e questo sarà imperdonabile per chi ama macinare chilometri su chilometri per battere record di distanza. Chi non è stato in questi luoghi, avrà certo sentito o letto descrizioni di paesaggi spettacolari, panorami mozzafiato e vedute che valgono un viaggio, mi spiace non potere smentire: è tutto vero. Dopo questa premessa doverosa, iniziamo il racconto del nostro viaggio.
Cerchiamo di arrivare al più presto in Scandinavia, ma, sia per tirare il fiato, sia perché consideriamo Lubecca una città che merita una visita, facciamo una tappa nella città anseatica.
Per la sosta di una notte, va bene il parcheggio in Willy Brandt Allee 5, GPS N53.868645 E10.677306, se non trovate posto c'è un altro parcheggio molto vicino. sono tutte due molto comodi per andare in centro a piedi.
Lubecca richiama alla memoria Thomas Mann e il romanzo "I Buddenbrook", chi ama la letteratura non  potrà mancare di visitare la Buddenbrookhaus, dimora nella quale abitò la famiglia Mann e che, oggi, ospita un museo  dedicato a lui e al fratello Heinrich. Oltre a questo, tutto il centro merita una visita per il tipico profilo dei palazzi in stile gotico nordico.  Nel dettaglio, ricordiamo la Holstentor,  porta cittadina, la Marienkirche, chiesa in mattoni rossi realizzata tra  il XIII e il XIV secolo. Vicino alla porta, lungo il fiume, troverete i magazzini del sale, antichi depositi costruiti dal 1500 al 1700, poco lontano dalla Holstentor, il primo ponte costruito a Lubecca: il Puppenbrücke, così chiamato perché ornato di statue, ovviamente non potrà mancare una visita al Duomo e al Palazzo Comunale. Se siete golosi, non perdete il famoso marzapane del Cafè Niederegger.
Ormai è ora di prendere il traghetto a Puttgarden e passare a Rødby, in Danimarca, dopo avere superato un minuzioso controllo della polizia danese, possiamo, finalmente, raggiungere la Svezia attraverso il ponte di Öresund (Öresundsbron).
Ci dirigiamo verso Oslo, ma prima abbiamo in programma una sosta a Fjällbacka, il nome è noto agli estimatori dei gialli di Camilla Läckberg, infatti sono tutti ambientati in questo piccolo borgo sul mare, la curiosità di vedere dal vero l'ambientazione dei libri, ci ha spinto fin qui, abbiamo avuto, così, il piacere di scoprire un luogo incantevole, che vale la pena di vedere, tra l'altro abbiamo scoperto che era frequentato da Ingrid Bergman.
Lasciamo temporaneamente la Svezia, che troveremo sull'itinerario del nostro ritorno, e arriviamo in Norvegia, la prima tappa in suolo norvegese è Oslo, ci sistemiamo al camping Ekberg, in Ekebergveien 65, GPS N 59.898332 E 10.773555. Il campeggio è collegato al centro (stazione ferroviaria) con due bus, alla reception si possono acquistare biglietti e la Oslo Pass, che consente di visitare tutti i musei più importanti e il transito su tutti i mezzi pubblici. Anche se è la capitale di un importante stato europeo, Oslo è una città tranquilla e vivibile, dove è facile sentirsi a proprio agio. La visita richiede almeno due giorni, le cose da vedere sono molte: eccone alcune. Il Teatro dell'Opera di Oslo, nuovissima architettura nella zona del porto, si sale sul tetto inclinato per godere il panorama della città e del fiordo, il Museo Folkloristico Norvegese, museo all'aperto con 155 case provenienti dalle diverse regioni norvegesi, Museo delle Navi Vichinghe, Museo Fram, dedicato alla nave Fram usata per spedizioni polari tra la fine del '800 e l'inizio del '900, il Museo navale, il Parco Vigeland, con più di 200 sculture di Gustav Vigeland, La Galleria Nazionale, con l'opera più famosa di Edvard Munch: l'Urlo. Si può visitare anche il Palazzo Comunale, dove ogni anno, viene assegnato il Nobel per la Pace. Una tranvia, se volete, vi porterà a Holmenkollen, dove c'è il museo dello sci più antico del mondo, oltre alla torre del trampolino.
Lasciamo Oslo e ci dirigiamo verso Flåm, la strada si snoda tra paesaggi che riservano sorprese dopo ogni curva, lungo il tragitto ci fermiamo a Uvdal dove visitiamo la Chiesa di Legno risalente al XII secolo. Intorno alla chiesa case in legno che ci riportano a quella che era la vita in villaggio norvegese nei secoli passati.
A Flåm ci fermiamo al Flåm Camping, GPS N60.862849 E7.109578, molto vicino al paese che si trova su un ramo spettacolare del Sognefjord, quindi, sono possibili escursioni in battello. Di qui parte anche la Flåmsbana, ferrovia che collega Flåm a Myrdal, si parte dal livello del mare e si arriva a 860m di altitudine, attraversando magnifici paesaggi costellati da cascate, prati verdi e frutteti sino ad arrivare all'ampio altopiano dove la linea si collega con la ferrovia Oslo Bergen.
Vorremmo fermarci e e esplorare ancora questi posti che offrono viste spettacolari e inconsuete, ma il tempo a disposizione ci impone di mettere in moto e raggiungere Bergen. Arriviamo e non troviamo posto nell'area Caravan Parking Bergenshallen (GPS N60.354556 E5.35872), ma poco lontano, seguendo le indicazioni, possiamo sostare in un ampio spazio dedicato alla sosta dei camper. Da qui si prende il tram che porta in centro. Bergen, dopo Oslo, è la città più conosciuta della Norvegia, ha fatto parte della Lega Anseatica, oggi è una città industriale con un porto importante, al turista offre un centro storico ben conservato, ricco di belle vedute e angoli caratteristici. La Fortezza, al suo interno, si trova l'Håkonshallen, salone per feste e la Rosenkrantztårn. Tutti i turisti passano per Bryggen, l'antico quartiere dei depositi e abitazioni dei mercanti anseatici, oggi animato da negozi d'epoca, musei e ristoranti. Da non perdere una sosta al Mercato del pesce, dove potrete acquistare oppure consumare sul posto degli ottimi piatti a base di pesce. Ovviamente potrete visitare alcune chiese, la Domkirken, cattedrale della città, era una chiesa francescana del 1200 in forme romaniche e gotiche. Per concludere, vale la pena fare un po' di coda e salire a Fløyen, prendendo la Fløibanen (funicolare), dalla cima della collina si gode un panorama stupendo su Bergen e sul fiordo.
Partiamo alla volta del Sognefjord, il più lungo e profondo fiordo della Norvegia, circondato da montagne maestose, si estende dalla costa fino alle possenti  montagne del Parco Nazionale Jotunheimen e ai ghiacci del Parco  Nazionale Jostedalsbreen. Attraversiamo il fiordo a Vangsnes e ci fermiamo a Balestrand, paese di villeggiatura con belle ville e hotel d'epoca.
Al mattino ci dirigiamo verso lo Jostedalsbreen, dopo Jostedal, si prosegue per circa 8 km e si lascia il mezzo in un parcheggio, per prendere un piccolo battello che ci porta alle pendici meridionali del ghiacciaio. Si tratta del più grande ghiacciaio dell'Europa continentale, sono possibili escursioni guidate, senza guida si può arrivare sino ai bordi del ghiacciaio, la vista è emozionante.
Si prosegue per la strada n° 55 (strada turistica nazionale), una delle più grandiose strade di montagna della Norvegia, offre magnifici paesaggi e viste sui ghiacciai dello Jotunheimen. Scendiamo  costeggiando grandi parchi nazionali dominati dalle cime del Ghiacciaio del Galdho e arriviamo a Lom, dove si visita una delle più antiche chiese di legno, risalente al sec. XI, fu ingrandita nel 1630. (Parking vicino alla chiesa).
La prossima tappa sarà uno dei più bei fiordi della Norvegia, il Geirangerfjord. Ci fermiamo a Geiranger, piccolo borgo da dove si possono fare escursioni in battello lungo il fiordo. Dalla costa scoscesa, scendono in mare numerose e bellissime cascate, si osservano anche alcune fattorie che ancora oggi non hanno collegamenti stradali col paese e che ci fanno capire quali fossero le condizioni di vita, sino alla metà del secolo scorso, considerando che Geiranger era isolata dal resto del mondo durante tutti i mesi freddi.
La "Strada delle Aquile" ci porta al belvedere Ørnesvingen, dove ci fermiamo per scattare foto sul paese e sul fiordo. Proseguiamo sulla strada 63 sino a salire alla sommità della Trollstigvegen, celebre strada scavata nella roccia negli anni '30 del secolo scorso, che con stretti e ripidi tornanti porta a Åndalsnes. Dormiamo al parcheggio sul valico, nelle vicinanze, un belvedere si apre su tutto il tracciato della strada e sulle cascate d'acqua che precipitano a valle. Scendiamo e andiamo a Ålesund, il principale porto peschereccio della Norvegia. Si sviluppa su tre isole collegate tra loro da ponti. Nel 1904 fu distrutta da un incendio che lasciò buona parte della popolazione senza casa in pieno inverno, il Kaiser Guglielmo II, inviò generosi aiuti, con ingegneri e tecnici per la ricostruzione, perciò oggi troviamo numerosi edifici Jugendstil, che era lo stile preferito all'epoca in Germania.
Arriviamo a Molde, la città delle rose, il centro è stato completamente ricostruito dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Da Molde arriviamo a Kristiansund percorrendo la famosa Strada Atlantica, veramente spettacolare con arditi ponti che passano da un'isola all'altra, sovente esposta alla furia del vento e del mare.
A Kristiansund, parcheggiamo all'area camper con servizi, elettricità e scarico, Bobilplass Gjestehavn GPS: N 63.11724, E 7.73139. La città divenne ricca per la pesca e la lavorazione del merluzzo, oggi, a questo si aggiunge la prosperità portata dal petrolio nel Mare del Nord, è sede del Nordmøre Museum sulla storia di Kristiansund.
Lasciata Kristiansund, arriviamo a Trondheim, città industriale e commerciale, nonché sede di prestigiose istituzioni universitarie e accademiche. La parte più antica riserva viste su strade e canali con case pittoresche e angoli di gran fascino. La piazza centrale (Torget) è ornata dalla statua, situata su di un'alta colonna, del re Olav I Tryggvason, fondatore della città. Sul ramo nord della Munkegata, sorge lo Stiftsgården, uno dei più grandi edifici in legno de paese, costruito nella seconda metà del '700. Il Duomo, in forme romaniche e gotiche è uno dei principali edifici medievali della Norvegia, poco lontano, l'antico Palazzo arcivescovile (Erkebispegården), sede museale. Il profilo dei vecchi magazzini sul canale, la zona si chiama Bryggene, ci attira per il suo aspetto tipicamente scandinavo, quindi, andiamo nella loro direzione, scopriamo, così, che oggi sono sede di uffici, ma anche di ristoranti e locali caratteristici. Passato il ponte sulla Nidelva, ci aspetta una piacevole sorpresa: un bellissimo quartiere (Bakklandet), il più antico della città, che ci regala scorci e angoli veramente piacevoli, le case ristrutturate ospitano piccoli negozi, bar e ristoranti, non circolano vetture, solo pedoni e biciclette, il tutto in un'atmosfera tranquilla inaspettata in una città moderna.
Non possiamo godere molto delle bellezze di Trondheim, il tempo scorre e ci ricorda che abbiamo ancora molto da vedere, ripartiamo e, dopo avere riposato lungo la strada, arriviamo al Circolo Polare Artico. Parcheggiamo per visitare il Polarsirkelsenteret, il Centro del Circolo Polare, nella costruzione troviamo una caffetteria, una sala cinematografica dove vengono proiettati documentari sul Circolo  Polare, ed un negozio di souvenirs, il Circolo Polare passa attraverso l’edificio.
Sulla strada per Bodø, ci fermiamo a Salstraumen, dove, sotto il ponte stradale, possiamo osservare il Malstrøm, termine norvegese che indica uno dei gorghi d'acqua più spettacolari del mondo, provocato dal defluire delle acque tra due fiordi, il fenomeno è più evidente nei periodi di luna piena e di luna nuova.
Arrivati a Bodø, attendiamo il traghetto per Moskenes del mattino in un'area di sosta nei pressi di un distributore della Esso, GPS N67.293006 E14.408605. Dopo una traversata con mare agitato, arriviamo alle Lofoten, le isole sono uno dei luoghi più belli e conosciuti della Norvegia, magnifici paesaggi si susseguono lungo la strada che percorriamo da sud a nord, è difficile dare conto di tutto quello che si può vedere: i paesi, le montagne, le cascate, il mare, tutto ci affascina con visioni sempre nuove e diverse. Noi abbiamo iniziato da Å, paese che è quasi tutto un museo all'aperto, che ci riporta a quelle che erano la vita e le attività che si svolgevano nell'isola, con un'economia legata interamente alla pesca e alla lavorazione del merluzzo.
Reine è il secondo paese che visitiamo, borgo veramente unico, tale da meritare l'appellativo di "Borgo più bello della Norvegia", qui è anche possibile sostare per la notte e caricare e scaricare i serbatoi. GPS N67.935481 E13.099153.
Proseguendo, visitiamo Nusfjord, borgo di pescatori su palafitte, ci fermiamo al Lofotr Vikingmuseum, dove dormiamo nel parcheggio, GPS N68.245172 E13.756469. Il museo, che visitiamo al mattino, sorge sul luogo del ritrovamento di un'antica nave vichinga risalente al 600 d.c. e illustra quella che era la vita in un villaggio dell'epoca. A Kabelvåg, vorremmo visitare la Lofotkatredalen, chiesa di legno molto grande, capace di contenere circa 1200 persone, ci dobbiamo accontentare di guardarla dall'esterno, poi visitiamo il centro del paese.
Raggiungiamo Svolvær, il capoluogo delle Lofoten, bella cittadina circondata da montagne, importante porto di pesca, la chiesa, risalente al 1934, si trova nel centro del paese.
Lasciamo le Lofoten e, a Fiskebøl, prendiamo il traghetto per Melbu. Siamo nelle isole Vesteralen, meno spettacolari della Lofoten,ma non per questo meno interessanti. Viaggiando lungo strade che si snodano tra paesaggi che alternano viste su montagne con quelle sul mare, arriviamo ad Andenes estremo punto settentrionale dell'arcipelago. Notiamo un bel faro costruito nell'ottocento, quando il paese era il porto da dove partivano le baleniere, oggi si parte lo stesso, ma, per fortuna, solo per vedere questi grandi cetacei e fotografarli.
Cominciamo a scendere verso sud, passiamo per Lødingen, sull'isola di Hinnøy, dove è possibile vedere una chiesa in legno del '700, e arriviamo a Narvik.
Narvik è ricordata nei manuali di storia per la Battaglia di Narvik, infatti nel 1940, dopo uno sbarco di divisioni tedesche, la città fu invasa, ma la reazione delle forze inglesi, francesi e polacche, riuscì a respingere l'offensiva, anche se, in seguito, l'azione non proseguì. La battaglia è stata la prima vittoria degli alleati sulle armate tedesche. In città si trova il Kriegmuseet, museo dedicato alla battaglia, Narvik è stazione terminale della ferrovia che la collega con Kiruna, creata e, ancora oggi, usata per il trasporto del minerale di ferro dalle miniere della città svedese. Vicino alla Fredskapellet, è situato un cimitero di guerra dove sono sepolti soldati caduti a Narvik, mentre fuori, a Ankenes, riposano i 1500 soldati iugoslavi uccisi dai tedeschi nel vicino lager. A Narvik si può sostare nell'area per camper nelle vicinanze dello Scandik Hotel GPS N68.436113 E17.424689.
Passiamo il confine con la Svezia e attraversiamo il Parco Naturale di Abisko, in Lapponia svedese, famoso per la natura incontaminata, la fauna nordica e per le  innumerevoli attività invernali e il trekking estivo. Arriviamo a Kiruna, come già accennato è una città mineraria, che attualmente è in trasformazione, infatti, a causa delle attività di estrazione il suolo è instabile e molti edifici sono già stati spostati nella nuova città. E' la città più a nord della Svezia, qui vivono molti Sami, i primi abitanti di queste terre. Oltre a un giro per le vie del centro è consigliabile visitare la chiesa in legno costruita nel 1912, uno degli edifici in legno più grandi di Svezia. Proseguendo verso sud attraversiamo il Circolo Polare Artico.
Arriviamo sul Golfo di Botnia e scendiamo verso sud, per arrivare a Stoccolma, ci fermiamo lungo la strada in un'area di servizio a 170 km da Stoccolma e finalmente, al mattino, arriviamo in città.
Sostiamo al Långholmen Hubilscamping, GPS N59.320207 E18.031955, non è bello, ma attrezzato e non lontano dalla metropolitana per il centro. Dedichiamo due giorni alla visita della città, iniziamo dalla città vecchia, Gamla Stan in svedese, il nucleo originale risale al XIII secolo, ma la maggior  parte degli edifici venne costruita tra ‘700 e ‘800. È un dedalo di  stradine medievali, piazzette sulle quali si affacciano antiche case in  puro stile tedesco settentrionale. La  piazza principale Stortorget si trova  a fianco delle principali attrazioni dell'isola, il Palazzo Reale in  stile barocco e la Cappella Reale. Lungo le vie troviamo caffetterie, ristoranti, negozi di souvenir, laboratori artistici,  gallerie e musei tra cui il Museo Nobel, il Museo della Posta, e la Zecca Reale, ovviamente non mancheremo di visitare la Cattedrale, costruita nel XIII secolo, dal XVI secolo chiesa luterana. Il secondo giorno di visita andiamo in centro e prendiamo il tram 7 per andare a visitare il Palazzo Rosendal che venne costruito tra il 1823 e il 1827 per Jean-Baptiste Jules Bernadotte, Carlo XIV di Svezia. Purtroppo lo troviamo chiuso, bisogna sempre verificare gli orari di apertura prima di partire, ci accontentiamo di un giro nello splendido parco. Sempre utilizzando il tram 7, ci spostiamo in zona per vedere altri musei, oltre che godere di bei panorami e del verde che ricopre tutta lisola di Djurgården, un tempo riserva di caccia del re, e oggi parco urbano. E’ divisa in due parti dal Djurgårdsbrunnsviken, dove d’estate si nuota e d’inverno si pattina sul ghiaccio. Qui possiamo visitare: la nave-museo Vasa, la sola ammiraglia da guerra del 1600 ancora esistente al mondo, e lo Skansen, museo all’aperto, il Nordiska Museet, sulla storia svedese degli ultimi 500 anni. Due attrazioni insolite sono il Museo dello Spirito, inteso come alcol e il Museo degli Abba. Presso gli uffici turistici si può acquistare lo Stockholm Pass con cui accedere a circa 60 attrazioni, compreso i principali musei.
Ormai stiamo per dare l'addio alla Scandinavia, ci mettiamo in viaggio, passiamo per Jönköping, conosciuta come la città dei fiammiferi, perché qui furono prodotti, per la prima volta, nel 1845, i famosi fiammiferi svedesi.
Ci fermiamo a Helsingborg , il centro storico, con le tipiche case in graticcio, accoglie i suoi visitatori. Possiamo iniziare da Stortorget, la lunga piazza che si apre sul mare, in alto domina la Torre Kärnan, medievale ed unica parte sopravvissuta di una fortezza danese. La Kullagatan è la via dello shopping, mentre sulla Norra Storgatan si affacciano antichi palazzi e costruzioni tipiche in graticcio come Henckelska garden e Jakob Hansens. A sud della torre si trova la Sankta Maria kyrka, eretta nel XII secolo sostituita, nel 1300, da una costruzione gotica.
Prima di attraversare il ponte sull'Øresund, facciamo una sosta a Malmö. Iniziamo girando per le strade di Gamla Staden, il centro storico ricco di casette medievali, che lo rendono particolarmente piacevole da vedere.  Da Lilla Torg, la piazza più piccola e più caratteristica di Malmö, si passa, poi, nella Stortorget la piazza più antica e più grande di Malmö, caratterizzata anch’essa da case colorate a  graticcio, su di essa si affaccia il palazzo del Municipio in stile gotico, rinascimentale e barocco. La chiesa di San Pietro, è l’edificio più antico della città, in stile gotico baltico fu costruita nel 1319, dotata di una torre che domina tutta la città dai suoi 105 metri di altezza. Girando per Malmö, non potrete non notare il Turning Torso, grattacielo avveniristico alto ben 190 metri progettato dall’architetto Santiago Calatrava. Il Turning Torso è una torre che sembra avvolgersi su sé stessa, ispirata, come il suo nome  suggerisce, a un busto umano in torsione. Allontanandosi dal centro storico, visitiamo almeno uno dei parchi che coronano la città, il Parco del Castello, che circonda il Castello di Malmö, del 1434, quando Malmö era ancora una città danese, passato alla Svezia ebbe un ruolo importante nella sua storia. Oggi è un centro museale.
Ora il viaggio è veramente terminato, non ci rimane che riattraversare il ponte sull'Öresund e percorrere la lunga strada che ci riporterà a casa.

Il viaggio è durato circa 24 giorni nel mese di agosto 2018. Le informazioni sono aggiornate a quella data.
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