VAL FORMAZZA
AGOSTO 2015
La Val Formazza, è l’estremo punto settentrionale del Piemonte, incuneata tra il Vallese e il Canton Ticino, è percorsa dal fiume Toce che, a poca distanza dalla sua sorgente forma la cascata omonima. Non è solo questo spettacolo naturale a rendere interessante questa valle, altro aspetto degno di nota è la tranquillità e l’integrità dell’ambiente: nonostante una frequenza elevata di turisti ed escursionisti, la valle conserva un aspetto naturale che ricorda quello delle Alpi ai tempi dei pionieri della montagna. Ultimo dato, ma non meno importante: siamo in una delle vallate abitate dai Walser. I Walser sono un popolo di origine germanica che nell’VIII secolo emigrò nel Vallese, in seguito, nei secoli XII e XIII si spostarono ancora verso altre valli, in particolare quelle attorno al massiccio del Monte Rosa. Parlano una lingua il “Titsch” di derivazione tedesca meridionale. Particolari le loro case, con basamento in pietra e la parte superiore in legno, larice per l’esterno e le strutture portanti, abete per le paratie interne.
Il nostro percorso inizia da Domodossola, città che acquistò notevole importanza per il fatto di trovarsi lungo una via antica di comunicazione attraverso le Alpi, che rimase tale anche in epoca moderna, con l’apertura del traforo del Sempione. Da qui parte anche la “Centovallina o Vigezzina”, ferrovia d’interesse turistico che collega la città a Locarno. Da vedere la Piazza Mercato, con case e portici quattrocenteschi. La Via Briona, dominata dalla Torre del Vescovo. La città possiede alcuni edifici religiosi e civili degni di nota, per informazioni al riguardo riferirsi al sito del comune. Per la sosta si può parcheggiare in via Piave dietro la stazione, GPS N 46.114241 E 8.298766.
All’inizio della vallata troviamo Crodo, centro termale molto noto, ci saremmo aspettati una cittadina animata e vivace, come lo sono di solito le città termali, invece abbiamo trovato silenzio e tranquillità lungo le vie del borgo. Tuttavia non mancano i punti d’interesse, per conoscerli potete consultare le pagine web del comune.
Continuando il cammino lungo la valle incontrerete vari paesi, Baceno, Premia, Foppiano, sino a giungere a Formazza, comune sparso e diviso in numerose frazioni. Tra queste segnaliamo Valdo e Ponte, con le tipiche case walser. A Ponte inoltre vi è un piccolo ma interessante museo etnografico dedicato alla civiltà dei walser.
A questo punto non rimane che salire l’ultimo tratto per raggiungere la Cascata del Toce. Se avete fortuna di arrivare durante la loro apertura, lo spettacolo vi stupirà; in cima alla cascata, vi è un ampio parcheggio accanto allo storico Hotel Cascata. Un pranzo o una cena nel ristorante vi riporteranno all’atmosfera degli hotel alpini dell’ottocento. Per gli orari delle cascate, informazioni e storia dell’hotel vedi il sito dell’ATCF. Proseguendo per circa tre km, raggiugerete l’area di sosta per camper, in località Riale, GPS N46.425005 E8.405377. L’area, a pagamento, molto ampia, è dotata di prese elettriche, carico e scarico acque. Da qui si possono fare numerose escursioni, su sentieri ben segnalati. Uno di questi porta alla cascata. Arrivati lì una passerella, sospesa nel vuoto, vi permetterà di osservare il salto d’acqua di circa 145m. E’ consigliabile scendere lungo il sentiero sino al piede del salto, per ammirare quella che è stata definita la più bella cascata dell’arco alpino. Sopra l’area, una diga crea il Lago di Morasco, uno dei numerosi bacini che alimentano le centrali della valle. Un comodo sentiero permette la facile passeggiata intorno allo specchio d’acqua. Anche gli altri bacini sono raggiungibili con sentieri ben segnalati.
Abbiamo inserito questo suggerimento per un week end, ma se amate la montagna, potrete prolungare il vostro soggiorno: le escursioni e passeggiate che si possono fare sono tante da occupare tempi molto più lunghi.